Il Castello Carlo V di Crotone è una delle fortezze più grandi del Mezzogiorno e la più grande della Calabria. Costruito, molto probabilmente, nel IX secolo, dai Bizantini, per difendere la città dalle incursioni dei Saraceni. La struttura originaria, il cosiddetto Kastron Bizantino, si estendeva dall’attuale sito del Museo Archeologico Nazionale fino all’attuale Castello. Fu costruito sull’antica acropoli della polis magnogreca di Kroton, ne è testimonianza un muro perimetrale all’interno del Castello. Tuttavia la prima notizia storica del Castello di Crotone è del XII secolo: fu menzionato nella lista delle fortificazioni del regno Normanno di Sicilia, al tempo del re Ruggero II. Nel 1192 fu menzionato nei documenti il primo Castellano di Crotone, un certo Petrus. Il castello successivamente subisce vari cambiamenti, passa da una forma pentagonale sotto gli Svevi, poi gli Angioini, infine una sostanziale modifica avvenne nel 1485, dove furono costruite le torri massicce dagli Aragonesi, e la pianta divenne quadrata. Né sono testimonianza attualmente le due torri: Torre Comandante e Torre Aiutante. Il progetto di costruzione delle torri è attribuito al miglior architetto militare dell’epoca , Francesco di Giorgio Martini. Il re aragonese Federico I pensò di fortificare le città costiere ioniche, poiché nel 1480 la città di Otranto in Puglia fu saccheggiata e distrutta dalla potenza dei Turchi Ottomani di Maometto II. Nel XVI secolo, precisamente tra il 1541 e il 1543, la città di Cotrone ( in quel tempo questo era l’appellativo di Crotone), fu inserita in un grande disegno di fortificazioni lungo la costa ionica, al tempo dell’imperatore Carlo V, e del Viceré di Napoli, Don Pedro de Toledo. L’architetto militare, Gian Giacomo dell’Acaia, progettò le possenti mura e il castello di Cotrone, con l’inserimento di enormi Bastioni, strutture difensive impeccabili all’epoca, capaci di sostenere gli attacchi dei cannoni. Il progetto prevedeva quindi la sostituzione delle torri del Castello in Bastioni. Tuttavia dopo la costruzione, degli ancora esistenti bastioni ( S. Giacomo e S. Caterina), i finanziamenti terminarono e quindi, rimasero attive le due torri aragonesi. Oggi, la mancata fine del progetto di Buzzacarino, del Barone dell’Acaia, di Attendolo, ci restituisce un castello che mantiene intatto due tecniche architettoniche difensive diverse: la difesa piombante ( Torre Comandante e Aiutante), la difesa radente ( Bastione S. Giacomo e S. Caterina.
Dopo 4 anni di chiusura, da sabato 8 ottobre 2022 il castello Carlo V di Crotone è stato consegnato dal Comune alla rete di associazioni che ne gestirà le visite. L’associazione Culturale Multitracce è capofila del progetto “Riavvia il Castello” in partenariato con Ctg Kroton APS – Centro Turistico Giovanile, Gruppo Archeologico Krotoniate, Ciclofficina Tr220 e prevede la gestione dei flussi di visitatori del Castello Carlo V di Crotone, nonché la sua valorizzazione.